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L’innovazione passa anche dallo smart working: il caso di Synesthesia srl   

L’innovazione passa anche dallo smart working: il caso di Synesthesia srl   

Lo scorso 31 luglio 2020, presso la sede API di Torino, Synesthesia srl ha stipulato un accordo di smart working aziendale unico nel suo genere: condizioni innovative e inedite per il contesto italiano in termini di conciliazione vita-lavoro.

Più nel dettaglio, l’accordo prevede un regime speciale in caso di attività svolta da remoto. Il dipendente è tenuto a garantire la reperibilità per le riunioni di allineamento con il proprio team di progetto solo per una fascia oraria corrispondente a 5 ore giornaliere, potendo liberamente decidere quando collocare le rimanenti 3. In altre parole, il lavoratore potrà, ad esempio, scegliere di effettuare le 3 ore lavorative, escluse dal core time, dopo cena quando i figli sono a letto.

Una simile scelta organizzativa denota la grande fiducia che lega Synesthesia ai propri dipendenti, unitamente alla volontà di puntare al raggiungimento dei risultati e non alla ormai anacronistica “bollatura del cartellino”.

La flessibilità di orario costituisce un altro aspetto dello smart working, molto apprezzato dai dipendenti e su cui si sono concentrate le aziende più sensibili al tema della conciliazione vita-lavoro. In Synesthesia, chi lavora in azienda può decidere autonomamente l’orario in cui far ingresso in ufficio (tra le 8:30 e le 9:30), regolando di conseguenza l’orario di uscita.

La giovane realtà torinese di Synesthesia costituisce indubbiamente una delle più innovative e dinamiche in Italia. Nel 2018 è stata riconosciuta dal “Financial Times” tra le società a più alto tasso di crescita d’Europa e lo scorso 1 luglio 2020 ha concluso l’operazione di fusione societaria con “TheLab”, officina di applicazioni di successo, nota negli Usa e in Italia.

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Il progetto (“We care Incet”) è co-finanziato con il POR (FSE o FESR) 2014-2020 e realizzato da Regione Piemonte

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